I would like to specify that this post is referring only about an italian situation. The shop owners tend to hang this specific sign in front of their shop: “hiring only under 25 years old”. Even the online ads say the same. Since no one has ever imposed this age limit and there is no law about it, why do shop owners only hire under 25 years old people? Is it good for the companies? Don’t get me wrong, young people have to work, I’m just questioning this age limit.
I must say that in Italy the working system is different, there is just a small part of underage people that work, That’s because of the law, and also most of the times the families don’t want their kids to work until they finish their studies. In this way the italian kids almost never go to work before they are 18. After that, when they get hired as shop assistants, they are expected to already know how to work. But in their situation and at this point of their life, they are not mature enough yet. Being a seller is not an easy job, and shop owners shouldn’t forget that.
So, is this age limit still a good idea in Italy? My answer is no. I can’t blame it on the under 25 or on the society, but I strongly believe that the shop owners should hire expert sellers to work together with the young ones. In this way the young will learn from the best and everyone can profit from that. But guess what...in Italy no one wants to hire over 35 years old to work in the shops. I don’t understand why it’s so inconvenient to hire a 40 or 50 years old woman to work as a shop assistant. Personally, when I go shopping, I want to receive advices from an older person. Older people usually have a different attitude toward the clients, so why shouldn’t they work in the shops?
I believe that having a mixed age staff is good for both the company and the employers.
Quante volte vediamo i cartelli fuori dai negozi o gli annunci su internet con scritto “cercasi commessa max 25“. Non fraintendete il senso di questo post: è bene che i giovani lavorino, metto solo in dubbio la scelta del limite di età. Non considerando i curriculum di chi ha superato i 25 anni, vengono automaticamente scartate delle persone valide e potenzialmente adatte al mestiere del venditore.
- Non è né una regola né una legge, infatti nessuno impone esplicitamente ai recruiter di scartare le persone che hanno superato i 25 anni. Allora ci siamo mai chiesti il motivo per cui i negozianti vogliono assumere solo gli under 25? Con questo limite si fanno davvero gli interessi delle aziende?
Il mio modesto parere: no, non si fanno gli interessi delle aziende. Vi dirò di più, nonostante sia bello entrare in un negozio in cui lavorano molti giovani, è preferibile riuscire a trovare anche una figura più “anziana”. A me personalmente piace chiedere un parere ad una persona più grande perché, oltre alla conoscenza del prodotto che può essere acquisita da chiunque, una persona adulta ha anche una certa esperienza di vita che la porta ad avere un approccio diverso verso il cliente e il lavoro stesso.
- Perché è così difficile assumere una commessa di 40 anni e, perché no, anche di 50 o 60? Cari negozianti che appendete i cartelli “cercasi commessa max 25”, da coetanea delle vostre future commesse under 25, vi dico cosa penso: difficilmente mi faccio consigliare da una ragazza della mia età, perché probabilmente non ha l’esperienza adeguata, a parte in qualche caso. Assumere personale giovane e di bella presenza non si traduce necessariamente in vendite, ci vuole esperienza e savoir faire. Questo ovviamente non è colpa loro, ma se volete che crescano professionalmente hanno bisogno dell’affiancamento di una persona che svolge questo mestiere da molti anni. Non si può pretendere che un giovane impari subito e da solo il mestiere del venditore senza l’esempio di una persona più esperta.
Fermiamoci un momento e analizziamo la dicitura dell’annuncio, ne deduciamo che compiuti i 26 anni si viene automaticamente esclusi da un lavoro di commessa. Magari nel mucchio di over 25 ci capitano anche dei laureati che hanno le giuste competenze professionali e che un giorno potrebbero anche aspirare ad un posto come store manager. In tal caso trovo che questo terrorismo psicologico sia davvero fuori luogo, superati i 25 anni non si è vecchi nella vita professionale e privata.
Premetto che ci sono molti giovani che prendono davvero sul serio il loro lavoro, e per questo li rispetto molto. Di nuovo, non è un attacco ai ragazzi, ma ai negozianti e alle aziende che impongono un limite di età. Vi riporto un esempio dell’immaturità che hanno alcuni giovani nel gestire il lavoro. Alcuni anni fa mi trovavo nel negozio di un noto brand, nel quale vengono avvicinati i ragazzi che sembrano i più adatti per lavorare con loro. Ero contenta, così mi registrai sul sito con la password che mi diedero in negozio, e selezionai la data del colloquio di gruppo. Il giorno del colloquio c’era sciopero dei mezzi, e dovevo raggiungere il negozio in macchina. Sapendo che ci sarebbe stato traffico, uscii un’ora prima. Quando mi resi conto che mancava mezzora all’appuntamento in negozio e che ero ancora lontana, telefonai spiegando la situazione e chiesi se era il caso di prenotarmi per un altro giorno. Il ragazzo mi rispose che non c’era nessun problema e che avrei fatto comunque il colloquio. In sintesi: sono arrivata tardi e il colloquio non me l’hanno fatto fare. Questa azienda assume ragazzi a partire dai 16 anni. Può forse capire un sedicenne che in questo modo fa perdere tempo alla gente? Inoltre, dopo questa esperienza non ho mai più acquistato nulla di quel brand specifico e non l’ho mai consigliato ad altri. Il cliente medio ragiona così: quando ha un’esperienza negativa in negozio, non ci torna più.
Adesso, cari negozianti, lo togliete il “max 25” dal cartello “cercasi commessa max 25”?
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